Il Parco archeologico e naturalistico di Vulci si estende su una superficie di 900 ettari.

Siamo nel cuore della Maremma Laziale in una natura incontaminata, tra i comuni di Montalto di Castro e Canino.

E’ sicuramente una escursione di grande interesse naturalistico e storico archeologico.

Lungo il fiume Fiora che percorre un lungo canyon scavato nel tufo che dopo una piccola cascata si allarga nel laghetto del Pellicone.

Si possono incontrare vacche maremmane e cavalli bradi.

 

Il ponte e’ di epoca romana su una preesistente struttura di epoca etrusca ed e’ rimansto in uso per 2000 anni.

Si trova lungo una antica strada romana che attraversava il fiume Fiora.

Il castello, nato sicuramente come fortificazione del ponte, fu anche abbazia del IX secolo dedicata a San Mamilliano, che fu vescovo di Sovana.

Poi dogana tra lo Stato Pontificio ed il Granducato di Toscana.

Oggi e’ sede del Museo Archeologico nazionale di Vulci e vi sono esposti gli oggetti che provengono dalla Necropoli di Vulci

Ruderi della antica città di Vulci

Resti dell’antica città etrusco-romana di Vulci risalente al IV secolo a.C.

Il Parco offre ai suoi visitatori una rete di percorsi segnalati che permettono di visitare sia gli scavi archeologici che le bellezze naturali dell’area, testimonianza dell’antica città-stato sono i resti dell’abitato e dell’impianto termale.

Dall’imponente cinta muraria e dai resti delle Porte Urbane, in particolare la Porta Ovest, nei pressi della quale si possono ammirare i resti di un acquedotto romano, si accede all’area archeologica.

Questa comprende l’Area del foro con il Tempio Grande e l’Arco Onorario, opera commemorativa di Publius Sulpicius Mundus, senatore romano vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.

Visitate il parco archeologico e naturalistico di Vulci antica citta’ etrusca

Per informazioni e prenotazioni 340 6933470